DENUNCIA QUERELA DIFFERENZA - AN OVERVIEW

denuncia querela differenza - An Overview

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In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca for each equivalente, il giudice che emette il provvedimento ablativo è tenuto soltanto advertisement indicare l’importo complessivo da sequestrare, mentre l’individuazione specifica dei beni da apprendere e la verifica della corrispondenza del loro valore al “quantum” indicato nel sequestro è riservata alla fase esecutiva demandata al pubblico ministero.

1. Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato (27, 262; att.

Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.

Calunnia e diffamazione non sono la stessa cosa, nonostante sia piuttosto comune fare confusione in merito. La…

Penale Sì al sequestro impeditivo ma solo for every le cose pertinenti al reato oggetto di indagine Il sequestro ex art.

Oggetto del sequestro preventivo (art. 321 c.p.p.) può essere qualsiasi bene – a chiunque appartenente e, quindi, anche a persona estranea al reato – purché esso sia indirettamente, collegato al reato e, ove lasciato in libera disponibilità, idoneo a costituire pericolo di aggravamento o di protrazione delle conseguenze del reato ovvero di agevolazione della commissione di tabella risarcimento incidente stradale ulteriori fatti penalmente rilevanti.

Il sequestro preventivo è revocato quando vengono meno i presupposti che ne giustificano l’adozione (es. sentenza di proscioglimento). Il riesame del decreto di sequestro può essere richiesto da chiunque vi abbia interesse entro dieci giorni dall’esecuzione.

C.in un procedimento per falso e truffa a carico di taluni soggetti cui si addebitava di aver fraudolentemente maggiorato i canoni di locazione di taluni immobili locati ad amministrazioni pubbliche, ha cassato senza rinvio l’ordinanza con la quale period stato disposto il sequestro preventivo delle maggiori somme che si assumevano percepite dagli indagati, rispetto a quelle cui esse avrebbero avuto diritto). Cass. pen. sez. I 19 dicembre 2000, n. 5801

Avvocato, abilitata a 28 anni, presso la Corte d'Appello di Roma, è titolare del proprio Studio professionale. Svolge attività professionale nell'ambito del diritto civile e del diritto di famiglia, mettendo al centro del proprio lavoro l’ascolto del cliente.

[In applicazione di tale principio la Corte di cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza con la quale il tribunale, in sede di appello cautelare, aveva confermato il rigetto della richiesta di riduzione del profitto confiscabile derivante dal reato di truffa, fondata su una consulenza tecnica di parte, ritenendo di non poter valutare le complesse questioni tecnico-contabili prospettate in detta consulenza].

[In motivazione la Corte ha precisato che la sentenza che dichiara il fallimento priva la società fallita dell’amministrazione e della disponibilità dei suoi beni esistenti a quella info, assoggettandoli alla procedura esecutiva concorsuale finalizzata al soddisfacimento dei creditori, ma che tale effetto di spossessamento non si traduce in una perdita della proprietà, in quanto la società resta titolare dei beni fino al momento della vendita fallimentare].

Nella fase del giudizio, l’eventuale dissequestro è disposto dal giudice. Si dovrà presentare la prova del proprio diritto a ottenere il dissequestro e si dovranno anche pagare le spese di custodia e di conservazione di quanto sequestrato.

Il giudice, investito di una richiesta, anche cautelare, non può variarla e sostituirla nell’individuare la tipologia e l’oggetto materiale della misura, né modificare la tipologia di cautela reale adottata, trasformandola da sequestro diretto in sequestro per equivalente o il delitto investigato per il quale accordarla (Sez. one, 1313/2015).

In tema di sequestro preventivo, è necessaria la sussistenza del requisito della pertinenzialità del bene sequestrato, nel senso che il bene oggetto di sequestro preventivo deve caratterizzarsi da una intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto al reato commesso non essendo sufficiente una relazione meramente occasionale tra la “res” ed il reato commesso [In applicazione di tale principio, la Corte ha annullato con rinvio l’ordinanza del tribunale del riesame che aveva confermato il decreto di sequestro preventivo di un immobile, sede di una struttura riabilitativa, ritenendo inidonea l’asserita pertinenzialità dello stesso rispetto ai fatti di maltrattamento ivi accaduti, fondata sul solo assunto che senza l’immobile tali fatti non sarebbero accaduti con le modalità contestate].

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